Woodridge
2011-08-21 21:34:30 UTC
Mi ritrovo stasera tra le mani un piacevolo scritto divulgativo, ma di
un certo livello, sulla cosiddetta "particella di Dio" e il tanto
citato (su questi NG) esperimento che tenta di stanarla (o di
concludere che non esista...).
Il testo e': La "particella di Dio" e l'origine della massa, di Paolo
Castorina, Editori Riuniti university press.
Le prime righe della prefazione, di Giorgio Parisi, mi colpiscono
perche' sembrano scritte apposta in tema con quanto si diceva in vari
post di un altro thread, da me aperto, a proposito di divulgazione,
messa in discussione di teorie all'interno delle comunita'
scientifiche, presunte "ortodossie" che tendono a difendersi da
attacchi esterni...
Riporto il passo.
***
La scienza e in particolare la fisica stanno diventando sempre piu'
complesse e difficili da spiegare. Molto spesso gli scienziati
reagiscono a questa difficolta' offrendo un'immagine "pubblicitaria",
in cui la scienza sfuma nella magia. Infatti se non vengono spiegati i
passaggi intermedi, che differenza sostanziale c'e' tra una particella
che da' la massa a tutto l'universo e una bacchetta magica che
trasforma una zucca in una carrozza? Ma, come notava Marco d'Eramo nel
suo libro "Lo sciamano in Elicottero", in questo modo la scienza e'
perdente: l'uomo della strada, potendo scegliere tra un'imitazione
della magia e la vera magia, sceglie la seconda. Quest'attitudine non
scientifica nello spiegare la scienza e' una delle cause principali
del riapparire delle tante pratiche irrazionali che turbano tanto i
veri scienziati, che non ne comprendono l'origine.
***
Sembra scritta apposta: esprimevo, pochi giorni orsono, e chi ha letto
ricordera', proprio la mia perplessita' di fronte ad una frequente
percezione, da parte del grande pubblico, della scienza come di un
"tempio"; e palesavo in effetti un turbamento, la parola e'
appropriata, di fronte a questo sentire comune, non capendo donde
venisse fuori.
Il passo sopra ben esprime il concetto e l'origine di certe "strane"
idee.
Devo dire che leggendo queste righe, trova invece conforto un'altra
mia sensazione, espressa in un thread nel solo gruppo it.scienza (solo
uno dei 4 in crosspost): le "amenita'" sull'identificare certi aspetti
della scienza con filosofia (come si diceva nel thread) o con magia
(come si scrive qui) nasce dalla scarsa comprensione, da parte dei
piu', per mancanza di strumenti. E, aggiungevo io, per lo spavento che
in alcuni provoca il non comprendere (perche' poi non tutti reagiscono
cosi' di fronte a qualcosa che non si puo' comprendere appieno);
spavento che si prova a esorcizzare con la classificazione
dell'argomento come filosofia o magia... Quando non si e' in malafede,
si capisce (perche' effettivamente su questa "ambiguita'" possono
invece far consapevolmente leva sedicenti maghi per vendere facili
verita' e ricette...).
Mi fa piacere riportare anche poche parole dell'introduzione,
dell'autore, a dimostrazione dell'onesta' intellettuale di chi si
occupa di certi temi.
***
...sino ad oggi, non siamo riusciti a scoprire questa particella [il
bosone di Higgs] probabilmente perche' nei laboratori non abbiamo
ancora energia sufficiente per produrla o forse perche' non esiste!
***
Era parecchio che volevo scrivere a taluni profeti da queste parti che
l'aver ideato l'esperimento di Ginevra e' in un certo senso una
dimostrazione del fatto che non v'e' ortodossia che difende le proprie
tesi: se cosi' fosse, la stessa non si sarebbe data tanto da fare per
sponsorizzare un esperimento che potrebbe smentire tutta la
costruzione! Ipotesi che non viene affatto scartata (senno'
l'esperimento che si fa a fare?).
Son stato contento di aver trovato questo concetto dato alle stampe, e
ci tenevo a riportarlo qui all'attenzione dei tanti potenziali
interessati (a leggerne o a discuterne).
Saluti
Woodridge
un certo livello, sulla cosiddetta "particella di Dio" e il tanto
citato (su questi NG) esperimento che tenta di stanarla (o di
concludere che non esista...).
Il testo e': La "particella di Dio" e l'origine della massa, di Paolo
Castorina, Editori Riuniti university press.
Le prime righe della prefazione, di Giorgio Parisi, mi colpiscono
perche' sembrano scritte apposta in tema con quanto si diceva in vari
post di un altro thread, da me aperto, a proposito di divulgazione,
messa in discussione di teorie all'interno delle comunita'
scientifiche, presunte "ortodossie" che tendono a difendersi da
attacchi esterni...
Riporto il passo.
***
La scienza e in particolare la fisica stanno diventando sempre piu'
complesse e difficili da spiegare. Molto spesso gli scienziati
reagiscono a questa difficolta' offrendo un'immagine "pubblicitaria",
in cui la scienza sfuma nella magia. Infatti se non vengono spiegati i
passaggi intermedi, che differenza sostanziale c'e' tra una particella
che da' la massa a tutto l'universo e una bacchetta magica che
trasforma una zucca in una carrozza? Ma, come notava Marco d'Eramo nel
suo libro "Lo sciamano in Elicottero", in questo modo la scienza e'
perdente: l'uomo della strada, potendo scegliere tra un'imitazione
della magia e la vera magia, sceglie la seconda. Quest'attitudine non
scientifica nello spiegare la scienza e' una delle cause principali
del riapparire delle tante pratiche irrazionali che turbano tanto i
veri scienziati, che non ne comprendono l'origine.
***
Sembra scritta apposta: esprimevo, pochi giorni orsono, e chi ha letto
ricordera', proprio la mia perplessita' di fronte ad una frequente
percezione, da parte del grande pubblico, della scienza come di un
"tempio"; e palesavo in effetti un turbamento, la parola e'
appropriata, di fronte a questo sentire comune, non capendo donde
venisse fuori.
Il passo sopra ben esprime il concetto e l'origine di certe "strane"
idee.
Devo dire che leggendo queste righe, trova invece conforto un'altra
mia sensazione, espressa in un thread nel solo gruppo it.scienza (solo
uno dei 4 in crosspost): le "amenita'" sull'identificare certi aspetti
della scienza con filosofia (come si diceva nel thread) o con magia
(come si scrive qui) nasce dalla scarsa comprensione, da parte dei
piu', per mancanza di strumenti. E, aggiungevo io, per lo spavento che
in alcuni provoca il non comprendere (perche' poi non tutti reagiscono
cosi' di fronte a qualcosa che non si puo' comprendere appieno);
spavento che si prova a esorcizzare con la classificazione
dell'argomento come filosofia o magia... Quando non si e' in malafede,
si capisce (perche' effettivamente su questa "ambiguita'" possono
invece far consapevolmente leva sedicenti maghi per vendere facili
verita' e ricette...).
Mi fa piacere riportare anche poche parole dell'introduzione,
dell'autore, a dimostrazione dell'onesta' intellettuale di chi si
occupa di certi temi.
***
...sino ad oggi, non siamo riusciti a scoprire questa particella [il
bosone di Higgs] probabilmente perche' nei laboratori non abbiamo
ancora energia sufficiente per produrla o forse perche' non esiste!
***
Era parecchio che volevo scrivere a taluni profeti da queste parti che
l'aver ideato l'esperimento di Ginevra e' in un certo senso una
dimostrazione del fatto che non v'e' ortodossia che difende le proprie
tesi: se cosi' fosse, la stessa non si sarebbe data tanto da fare per
sponsorizzare un esperimento che potrebbe smentire tutta la
costruzione! Ipotesi che non viene affatto scartata (senno'
l'esperimento che si fa a fare?).
Son stato contento di aver trovato questo concetto dato alle stampe, e
ci tenevo a riportarlo qui all'attenzione dei tanti potenziali
interessati (a leggerne o a discuterne).
Saluti
Woodridge