Post by LucaIeri sera ho visto su Raidue Voyager...hanno fatto vedere come 4 persone
riuscissero(apparentemente senza sforzo)ad alzare una 5a di varie decine di
centimetri...
-cut-
http://www.cicap.org/articoli/at102045.htm
La spiegazione non mi soddisfa del tutto.
Il fatto che il peso venga equamente distribuito tra i quattro "sollevatori"
mi sembra un fatto abbastanza ovvio, che non viene modificato di molto dalla
loro coordinazione.
Nei piccoli esperimenti di questo genere che ho fatto anche io, il
sollevamento veniva sempre preceduto da un conteggio. Sia prima che dopo
l'imposizione delle mani.
No, credo che il motivo del miracoloso "aumento di forza" sia da ricercare
nella meccanica del sollevamento, che viene (seppure in maniera non
percettibile coscientemente) modificata dall'operazione dei allungamento
delle mani.
Alcuni (di questo se ne è già parlato tante volte, in questo ed in altri
NGs) pensano che il "miracolo" sia dovuto ad un "riscaldamento" degli arti,
ad una loro vascolarizzazione avvenuta grazie al protrarsi del gesto di
allungamento delle braccia sopra la testa del sollevato.
Neppure questa spiegazione mi convince, perchè non è sicuramente con pochi
sencondi di "stretching" che si possono aumentare le prestazioni fisiche in
questo modo.
Secondo me la vera spiegazione va ricercata nei muscoli che vengono
utilizzati per compiere lo sforzo.
Al primo tentativo di solito la gente tenta di sollavare la persona
utizzando le dita stesse. La "focalizzazione" della forza è sulle mani, sul
punto di contatto delle proprie dita con le ascelle/incavo-delle-ginocchia
del sollevato.
In questo modo si ha la tendenza ad utilizzare le articolazioni del polso,
del gomito (utilizzo dei bicipiti) e poi delle spalle.
In questo caso, pur con peso equamente distribuito fra i partecipanti, si
avranno sempre quella ventina di chili (più o meno) da sollevare.
Se questi vanno a sforzare solo i bicipiti, o se interessano anche
marginalmente spalle e polsi, ne deriva uno sforzo avvertito abbastanza
evidente. Non tale da non permettere il sollevamento, ma abbastanza intenso
(per chi non fa regolarmente pesi!) da dare l'impressione di pesantezza e di
"insollevabilità" del soggetto.
Imponendo le mani sulla persona si istruisce invece il corpo ad isolare le
braccia. Queste, tese in orizziontale per qualche secondo, inducono il corpo
a "ricordarsi" (nei secondi immediatamente successivi) di questa "unità"
degli arti superiori.
In questo modo, nel corso del secondo sollevamento, non saranno più i polsi
ed i bicipiti a compiere lo sforzo, ma saranno invece più le spalle e
soprattutto le gambe e la schiena a sobbracarsi i chili di peso.
In modo che lo sforzo percepito sarà minore, mentre aumenterà la "capacità
sollevante" di tutte e quattro le persone.
Per rendersi conto di questo meccanismo basta fare qualche prova,
confrontando lo sforzo percepito se si tenta di sollevare dieci kg di peso
con la forza di un braccio, oppure con quella di una gamba.
E' ovvio che muscoli più grandi e forti sollevano gli stessi pesi con sforzi
(percepiti) molto minori.
Insomma: sollevare una persona utilizzando polsi, bicipiti e spalle è molto
più faticoso di sollevarla con spalle, schiena e gambe.
Credo che il senso dell'esperimento sia questo.