On Fri, 27 Jan 2006 02:03:38 +0100, Lucio di Madaura
Post by Lucio di MadauraCerto: folgori, lampi e tuoni, che nella scienza augurale costituiscono una
delle cinque categorie di signa, e precisamente i signa ex caelo.
nei signa ex caelo ci sono anche gli uccelli, in quanto "appartenenti"
al cielo?
Post by Lucio di MadauraPost by JasminePost by Lucio di MadauraQualcosa che si avvicina a quello che dici tu potrebbe essere il caso di
alcune primavere sacre italiche, dove gruppi di giovani si mettevano a
seguire un picchio, teofania di Marte, che li conduceva nella nuova terra
da colonizzare. Ad esempio, la nazione Picena è nata in questo modo.
ti ringrazio per le informazioni che porti.
Ciò che mi chiedo è anche se si possono conciliare diverse
"componenti" del "trarre presagi" o se invece ogni aspetto è disgiunto
dagli altri.
Ehm... questa non l'ho capita :-)
Cercherò di spiegarmi meglio.
Attenzione: quando non riesco a spiegarmi in un paio di frasi
porto a spasso l'interlocutore per premesse, premesse delle premesse
etc... purtroppo non so trovare una via di mezzo
tra risolvere in poche parole una "spiegazione"e scrivere
paragrafi e paragrafi per riuscire a spiegarmi :(
Prima che arrivasse ad essere quello che era in tempi storici,
la scienza augurale (in Occidente) avrà certamente dovuto avere una
nascita.
Potrebbe essere nata con l'homo sapiens nel neolitico, o anche prima
dell'homo sapiens.
Leggendo un libro sugli apache ho notato come questi prestassero
attenzione a qualsiasi movimento inconsueto che facessero
gli animali, in particolare gli uccelli, prestavano attenzione
sia ai movimenti che all'improvviso tacere
degli uccelli, ai silenzi improvvisi.
Da questi elementi deducevano ad esempio se si stesse avvicinando
un nemico, invisibile agli occhi o perchè celato dietro un cespuglio
o in quanto stava risalendo un lato in ombra di una valle.
Dopo la lettura di quel libro (che ho completato diversi
mesi orsono) ho cominciato a pormi le domande che ho posto al ng.
In natura per quel poco che ho avuto modo io stessa di osservare
qualunque animale osserva e presta estrema attenzione
al comportamento degli altri, anche quando questi sono
ne conspecifici ne predatori; semplicemente se qualcosa allarma
un animale verosimilmente è un pericolo e quindi occorre prestare la
massima attenzione.
Ora, gli apache come tutte le tribù degli indiani delle Americhe
vivevano a stretto contatto con la natura e voglia non voglia
sia per necessità che per il fatto di vivere a stretto contatto
con animali selvatici dovevano osservarne le abitudini
e quindi notare comportamenti che non fossero usuali.
Molte tribù degli indiani d'America, davano estrema
importanza ai presagi, ai sogni, agli animali totem.
Avevano anch'essi un loro modo di diciamo
cosi' "leggere i segni" ed interpretarli.
In un altro libro che ho letto, questa volta
sui "piedi neri" veniva dato particolare risalto
all'animale totem, che appariva anche in sogno
per consigliare o semplicemente per far vedere attraverso
dei simboli, dei presagi, delle immagini quale sarebbe stato il
futuro.
Sia in questo libro (sui "piedi neri") che anche in un altro
(su un'altra tribù),nel sogno il futuro veniva proiettato come
un'immagine o una sequenza di immagini non necessariamente
correlate una all'altra: ma in ogni caso erano immagini complete,
spezzoni di vita completi anche se sospesi
nel tempo.
L'animale totem che assieme ad un determinato "potere"porta
anche un sogno, un sogno di immagini relative al futuro,
questa simbiosi con gli animali e la natura
mi ricorda proprio il fatto di osservare con estrema attenzione
il comportamento degli animali, notare uno stato di allerta
negli animali attorno a se per prevenire pericoli
per evitare determinate direzioni da quale proviene questo pericolo
o per semplicemente andargli in contro con la dovuta anticipazione
che aiuta a sconfiggerlo a renderlo inoffensivo.
La capacità di anticipare vivendo a contatto con la natura indomita
è essenziale, avere anche solo qualche secondo di vantaggio
puo' significare capovolgere completamente la situazione a proprio
favore.
Nel tempo del sogno dei "piedi neri" come di altre tribù il sogno
fluisce per immagini, ci sono fra queste immagini alcune
che hanno particolari significati che concentrano
dentro di se una miriade di simboli ma spesso
la realtà si rivela essere proprio dal punto di vista visivo
simile al sogno, una scena vista in un sogno che si
realizza nella realtà.
L'animale totem, il suo apparire nel sogno, il suo parlare,
avvisare mi ricorda da un certo punto di vista, il silenzio
nella valle che allerta gli apaches.
Nella realtà l'animale in un certo qual modo avvisa,
come del resto fa su un altro piano nel sogno.
Eppure, accanto ai sogni, all'immagine che si proiettava
davanti a se per palesare una determinata situazione al di là
da venire, vi erano anche situazioni in cui non c'era alcun
segno, alcuna "immagine" per scrutare il futuro.
In queste situazioni anche questi popoli ricorrevano
all'interpretazione di presagi usando determinate specifiche.
Interrogando in un certo qual modo degli opportuni "oracoli".
Fatta questa lunghissima premessa della premessa
ora finalmente arriviamo alla premessa (direi che era ora):
Non so da dove venissero gli etruschi (ad esempio) ... a dire il vero
per quanto riguarda le mie conoscenze nei confronti di questo popolo
sono rimasta ancora ai tempi in cui si diceva e si scriveva che la
loro provenienza fosse incerta; indipendentemente dal fatto
che fossero o meno un ceppo indoeuropeo certamente però
indipendentemente da quale fosse stata la loro storia
ci sarà stato un tempo in cui i loro progenitori vivevano
a strettissimo contatto con la natura un po' come (anche
se ovviamente con modalità differenti, visto che poi
hanno seguito un'evoluzione anche differente) i nativi delle Americhe,
ci sarà stato un tempo l'organizzazione
sociale dei progenitori degli etruschi era relativamente meno
complessa che ai tempi degli etruschi;
ecco mi chiedo cosa queste popolazioni portassero
con se da quel tempo.
A mano a mano che la società si faceva piu' complessa
a mano a mano che si entrava in tempi storici,
a mano a mano che le persone aumentavano di numero...
è,secondo me, possibile che la capacità di interpretazione
della realtà della gente si spostasse in altre direzioni
perchè bisognava tener conto di altre variabili, altre circostanze,
forse in quelle condizioni si è venuta ad acuire la necessità
di usare come diceva Danilo i segni "esterni" a se stessi per
focalizzare qualcosa di interiore.
Trovare in un certo qual modo un ponte diretto fra "mondo
esteriore" e "mondo interiore", magari in tempi precedenti, forse
questo ponte era piu' immediatamente percorribile.
Ecco, adesso tornando alle mie righe che non erano
Post by Lucio di MadauraPost by JasmineCiò che mi chiedo è anche se si possono conciliare diverse
"componenti" del "trarre presagi" o se invece ogni aspetto è disgiunto
dagli altri.
questo che ho spiegato sopra, sarebbe un modo estremamente
povero per conciliare i "diversi aspetti" del "trarre presagi"
però è solo un modo... povero in quanto sfornito di una valanga
incommensurabile di informazioni...
potrebbe benissimo darsi invece, che i diversi aspetti del "trarre
presagi" non si possano affatto conciliare (o che si possano
conciliare con chiavi di lettura completamente
differenti da quelle da me elencate)
e che un sogno che palesa una data situazione futura
non abbia nulla a che fare con l'animale che si allerta
perchè un gruppo di uomini ostili sta salendo il fianco del monte,
e che sia generalmente disgiunto dal modo di interpretare i presagi
(anche quando concernenti animali) di genti italiche vissute in tempi
storici, disgiunto anche per quanto riguarda origini sepolte nel
tempo.
ciao, Jasmine
--
°
*
°°http://www.wildlifephoto-presti.com/Galleries/Birds/Birds22.htm