mmarko <***@libero.it> wrote in message
4Edeb.142924$***@news1.tin.it...
Simpatico il blabla. MA andiamo all'inizio.
Era ordina ad i Titani di prendere Dionisio (figlio di Zeus) e di farlo a
pezzi. I titani lo fecero a pezzi e lo bolirono ed appesro i pezzi ad un
albero di megramo. Ma Rea si accorge di ciò e lo riporta in vita. Zeus dopo
lo affida a Persofone che lo da in affidamento a sua sorella Ino, moglie di
Orcomeno Atamante. Era si accorge di ciò e punisce con la pazzia questi due.
Zeus reinterviene e lo trasforma in capra e vine affidato a delle nife, le
Iadi. Fu qui che Dioniso inventò il vino. Lui bimbo cresce e quando diventa
adulto Era si ricorda di lui e lo fa impazzire (simpatica sta Era). Da quel
giorno Dionisio vaga per il mondo insieme al suo tutore Sileno. Le uniche
battaglie che si ricordano di Dionisio sono quella con le amazzoni e quella
conil re di Damsco che, poraccio, venne scorticato vivo.
Scordavo che poi si vendica dei Titani che avevno usurpato il trono di
Ammone. Ti ricordi il bordello di Teseo ed Arianna.
Il labirinto? Il filo? Il povero Monotauro? Forse pensavi che finiva che lui
che se la sposa ecc ecc.
"e vissero felici e contenti". Invece no.
Teseo abbandona Arianna a Nasso ed essa si sposa a Dionisio. De gustibus.
CMQ ad un certo punto papà Zeus si ricorda di questo suo figlio venuto male
(era cornuto ed anguicrinito) e lo fa rinsavire. Fatto questo lo fa sedere
al tavolo dei dei maggiori al posto di Estia, che è molto felice di
tolgliersi da vicino quella manica di squilibrati che erano i dei
Dell'olimpo.
Ma Dionisio non si trova molto bene con i suoi fratelli che lo prendono
spesso per i fondelli (fra cui il solito Ares) e preferisce andare in giro
per il mondo insieme alle sue ninfe e i satire per far conosce il vino da
lui inventato. Questo è grossomodo l'epopea di Dionisio.
Passiamo all'interpretazione del mito. Tutto il filo conduttore di questa
vicenda (viaggi in Mesopotamia, Egitto, Libia, India, Frisia ecc) ha come
filoconduttore la diffuzone del culto della vite in Europa, Asia e Africa
settontrionale.
Intato gli epiteti che riporti. Iniziamo da Taùros. Da cosa deriva? Io ho
riportato un riassunto della versione accadica dell'epopea di Dionisio. Ma
non era la sola. Infatti la versione cretese ti dale mito prevede un
Dionisio con corna di toro e non di capra. Apollodoro inceve ci tramada
l'epiteto eriphos (credo ma la mia memoria mi può ingannare che anche Eschio
ci tramandi tele epiteto) attriburendolo al fatto che Dioniso per sfuggiere
alla collera di Era venne tranutato in una capra (eriphos significa capra).
Gli altri epiteti non li conosco ne mi pare di averli letti ne in Apollodoro
ne in Diodoro Siculo ne Euripide.
Ma ricordo chiaramente che nessun eroe greco prima di andare in battaglia
chiede il favore di Dionisio ne del resto quando i dei greci si schierano
per la guerra di Troia le divinità combattenti come Ares e Apollo si danno
battaglia sul campo. Ma manca proprio Dionisio fra i grandi.
Si Dionisio fa qualche battaglia e qualche guerra. Ma come qualunque altro
dio e semidio greco.
Discoro molto diverso per quello psicopatico di Ares. Ares ama il fragore
della battaglia e sua sorella Eris suscita sempre nuove guerre spargendo
voci malvagie ed alimentado le gelosie.
Ares non favorisce nessuna città ma combatte a favore della parte che in
quel momento gli ispira simpatia e godendo delle carneficine. Mentre
Dionisio è amato dagli altri dei Ares è odiato da tutti tranne che da
Afrodite, Ade ed Eris. Non vedo molto in comune fra questi due dei.
--
"...l'uomo orgoglioso, ammantato d'una breve autorità, sommamente ignorante
di ciò di cui si crede più sicuro, nella sua essenza fragile, come uno
scimmione collerico, compie tali trucchi fantastici, al cospetto dell'alto
cielo, che gli angeli piangono"
"Misura per Misura" William Shakespeare
ALBION OF AVALON