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2024-05-31 08:28:21 UTC
nel suo libro 'Media e Potere' del 2014 il sionista Noam Chomsky
descrive il metodo crudelissimo degno di un usuraio ebreo per cucinare
una rana
“Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota
tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si
riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto
gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è
calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’,
tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana
la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di
reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale
ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta
bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a
50°C avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori
dal pentolone.”
Il metodo deriva da un esperimento scientifico realizzato nel 1882
all'università americana John Hopkins. Fu la base della strategia
politica imperialista: allettare regnanti stranieni con la protezione
militare, per poi impossessarsi a poco a poco del potere del regno
protetto. Oggi il metodo della rana bollita viene usato per assoggettare
le classi lavoratrici rendendole sempre più schavizzate. I lavoratori
vengono adescati con mutui e prestiti mentre i loro stipendi col tempo
vengono rosicchiati dall'inflazione, poco a poco quasi senza
accorgersene e potersi ribellare in tempo, vengono trasformati in schiavi.
descrive il metodo crudelissimo degno di un usuraio ebreo per cucinare
una rana
“Immaginate un pentolone pieno d’acqua fredda nel quale nuota
tranquillamente una rana. Il fuoco è acceso sotto la pentola, l’acqua si
riscalda pian piano. Presto diventa tiepida. La rana la trova piuttosto
gradevole e continua a nuotare. La temperatura sale. Adesso l’acqua è
calda. Un po’ più di quanto la rana non apprezzi. Si stanca un po’,
tuttavia non si spaventa. L’acqua adesso è davvero troppo calda. La rana
la trova molto sgradevole, ma si è indebolita, non ha la forza di
reagire. Allora sopporta e non fa nulla. Intanto la temperatura sale
ancora, fino al momento in cui la rana finisce – semplicemente – morta
bollita. Se la stessa rana fosse stata immersa direttamente nell’acqua a
50°C avrebbe dato un forte colpo di zampa, sarebbe balzata subito fuori
dal pentolone.”
Il metodo deriva da un esperimento scientifico realizzato nel 1882
all'università americana John Hopkins. Fu la base della strategia
politica imperialista: allettare regnanti stranieni con la protezione
militare, per poi impossessarsi a poco a poco del potere del regno
protetto. Oggi il metodo della rana bollita viene usato per assoggettare
le classi lavoratrici rendendole sempre più schavizzate. I lavoratori
vengono adescati con mutui e prestiti mentre i loro stipendi col tempo
vengono rosicchiati dall'inflazione, poco a poco quasi senza
accorgersene e potersi ribellare in tempo, vengono trasformati in schiavi.