G. Albricci
2013-12-23 08:54:06 UTC
Il colonnello Francesco Somaini in persona e il direttore tecnico
di detto stabilimento, AdolIo Hilzinger. coadiuvano Giulio Ulivi in
un importante quanto misterioso esperimento.
L'idea e quella di mettere a punto un raggio che. una volta
attivato. possa bloccare i motori a distanza. Una simile arma. se
realizzata. permetterebbe di Iar precipitare gli aerei o di
bloccare i carri armati. nonche le navi e i sottomarini. Ma
un'altra applicazione. non meno importante. e quella di Iar
esplodere granate ed altri esplosivi stipati nei depositi del
nemico. Ciò permetterebbe di ridurre o addirittura annientare gli arsenali
avversari in guerra. Un esercito in grado di avvalersi di simili armi
avrebbe ben pochi problemi nell'aggiudicarsi le battaglie.
Neanche La Stella (autrice di un libro in proposito) era probabilmente in
possesso di materiale di prima mano. Si riIeriva. non scordiamolo. a episodi
accaduti venticinque anni prima. In ogni caso la sua ricostruzione dei fatti
appare verosimile in parecchi punti. Se non proprio i rapporti uIIiciali
degli esperimenti - che Iorse neppure esistono - l'autore si procuro le
relazioni circa i danni prodotti dagli esperimenti nello stabilimento
Somaini. documenti redatti dal direttore tecnico Hilzinger.
Purtroppo non è facile capire quali potenze elettriche fossero
effettivamente in gioco. in ogni caso bisogna ammettere che qualcosa
di anomalo successe. Si racconta di strani incidenti avvenuti nello
stabilimento. Alcuni operai. mentre svolgevano i compiti di routine.
sarebbero stati sbalzati a terra da scariche elettriche improvvise
e inspiegabili. Scariche elettriche provenienti sia dalle apparecchiature
che dalle tubature degli impianti. In un'occasione. tre grandi motori
elettrici (uno da 500 cavalli. molto potente per quei tempi) ebbero
dei violenti sussulti alle loro basi e si fermarono. Una volta
smontati furono rinvenute tracce di scariche elettriche tra la parte
motrice e quella statica. con principi di fusione del metallo. Le
emissioni elettromagnetiche dell'Ulivi avevano quindi prodotto dei danni.
anche se non tali da giustificare in pieno l'interesse per le sue ricerche.
Quello che contava. pero. era aver intrapreso la strada buona. Con
potenze piu alte in gioco egli avrebbe di certo potuto infliggere
danni ben piu gravi alle apparecchiature elettriche 'bombardate¨.
rendendo cosi la sua invenzione di importanza strategica.
Per tutto il 1917 andranno avanti le prove e gli esperimenti. Da
rilevare che l'ingegnere Luigi Negretti, concessionario
dell'illuminazione pubblica del paese di Lomazzo e limitrofi:
'...venne a protestare essendo state trovate bruciate indistintamente tutte
le lampade del suo esercizio. con altri danni al materiale dei suoi
impianti¨.
Di Giulio Ulivi esiste uno scritto. ormai non piu reperibile. che racconta
in maniera dettagliata i suoi esperimenti. Si tratta di alcune
considerazioni sulle mie ultime esperienze di radiobalistica eseguite
al Campo Sperimentale di Lomazzo nel luglio 1917 (Saronno. TipograIia
di Filippo Volonte. 1917). Lo studioso interessato ad approfondire la
faccenda ne trovera una copia (quasi sicuramente l'ultima rimasta in vita)
nella Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma.
Altrettanto raro. altrettanto 'proibito¨. il resoconto di AdolIo Hilzinger.
dal titolo Rapporto sulle manifestazioni. perturbazioni e danni nello
Stabilimento Somaini & C. a Lomazzo durante le esperienze dell´ing.
Giulio Ulivi (Saronno. TipograIia di Filippo Volante. 1917). sempre
esistente in unica copia. conservata nella stessa biblioteca del precedente
lavoro. Entrambi gli scritti. classiIicati come 'materiale militare¨.
non sarebbero mai stati diIIusi. Da qui la loro quasi totale
scomparsa.
Ci sono prove suIIicienti per ritenere che UIivi avesse avuto la
giusta intuizione. ma non bisogna dimenticare che si stava muovendo
in un campo assolutamente nuovo.
di detto stabilimento, AdolIo Hilzinger. coadiuvano Giulio Ulivi in
un importante quanto misterioso esperimento.
L'idea e quella di mettere a punto un raggio che. una volta
attivato. possa bloccare i motori a distanza. Una simile arma. se
realizzata. permetterebbe di Iar precipitare gli aerei o di
bloccare i carri armati. nonche le navi e i sottomarini. Ma
un'altra applicazione. non meno importante. e quella di Iar
esplodere granate ed altri esplosivi stipati nei depositi del
nemico. Ciò permetterebbe di ridurre o addirittura annientare gli arsenali
avversari in guerra. Un esercito in grado di avvalersi di simili armi
avrebbe ben pochi problemi nell'aggiudicarsi le battaglie.
Neanche La Stella (autrice di un libro in proposito) era probabilmente in
possesso di materiale di prima mano. Si riIeriva. non scordiamolo. a episodi
accaduti venticinque anni prima. In ogni caso la sua ricostruzione dei fatti
appare verosimile in parecchi punti. Se non proprio i rapporti uIIiciali
degli esperimenti - che Iorse neppure esistono - l'autore si procuro le
relazioni circa i danni prodotti dagli esperimenti nello stabilimento
Somaini. documenti redatti dal direttore tecnico Hilzinger.
Purtroppo non è facile capire quali potenze elettriche fossero
effettivamente in gioco. in ogni caso bisogna ammettere che qualcosa
di anomalo successe. Si racconta di strani incidenti avvenuti nello
stabilimento. Alcuni operai. mentre svolgevano i compiti di routine.
sarebbero stati sbalzati a terra da scariche elettriche improvvise
e inspiegabili. Scariche elettriche provenienti sia dalle apparecchiature
che dalle tubature degli impianti. In un'occasione. tre grandi motori
elettrici (uno da 500 cavalli. molto potente per quei tempi) ebbero
dei violenti sussulti alle loro basi e si fermarono. Una volta
smontati furono rinvenute tracce di scariche elettriche tra la parte
motrice e quella statica. con principi di fusione del metallo. Le
emissioni elettromagnetiche dell'Ulivi avevano quindi prodotto dei danni.
anche se non tali da giustificare in pieno l'interesse per le sue ricerche.
Quello che contava. pero. era aver intrapreso la strada buona. Con
potenze piu alte in gioco egli avrebbe di certo potuto infliggere
danni ben piu gravi alle apparecchiature elettriche 'bombardate¨.
rendendo cosi la sua invenzione di importanza strategica.
Per tutto il 1917 andranno avanti le prove e gli esperimenti. Da
rilevare che l'ingegnere Luigi Negretti, concessionario
dell'illuminazione pubblica del paese di Lomazzo e limitrofi:
'...venne a protestare essendo state trovate bruciate indistintamente tutte
le lampade del suo esercizio. con altri danni al materiale dei suoi
impianti¨.
Di Giulio Ulivi esiste uno scritto. ormai non piu reperibile. che racconta
in maniera dettagliata i suoi esperimenti. Si tratta di alcune
considerazioni sulle mie ultime esperienze di radiobalistica eseguite
al Campo Sperimentale di Lomazzo nel luglio 1917 (Saronno. TipograIia
di Filippo Volonte. 1917). Lo studioso interessato ad approfondire la
faccenda ne trovera una copia (quasi sicuramente l'ultima rimasta in vita)
nella Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma.
Altrettanto raro. altrettanto 'proibito¨. il resoconto di AdolIo Hilzinger.
dal titolo Rapporto sulle manifestazioni. perturbazioni e danni nello
Stabilimento Somaini & C. a Lomazzo durante le esperienze dell´ing.
Giulio Ulivi (Saronno. TipograIia di Filippo Volante. 1917). sempre
esistente in unica copia. conservata nella stessa biblioteca del precedente
lavoro. Entrambi gli scritti. classiIicati come 'materiale militare¨.
non sarebbero mai stati diIIusi. Da qui la loro quasi totale
scomparsa.
Ci sono prove suIIicienti per ritenere che UIivi avesse avuto la
giusta intuizione. ma non bisogna dimenticare che si stava muovendo
in un campo assolutamente nuovo.