Antonio Bruno
2004-12-02 10:34:27 UTC
Un autentico tesoro archeologico, appartenente a civiltà preincaiche, è
stato recentemente scoperto nelle acque del lago Titicaca. Dai fondali del
lago, che si trova al confine fra Bolivia e Perù, sono emerse quattro grandi
strutture fra le quali si distinguono un probabile tempio sacro lungo 200
metri e largo 50, un appezzamento utilizzato per coltivazioni e un muro di
contenimento lungo più di 800 metri, che proteggeva gli orti situati a 25
metri sotto il livello della acque. A 10-15 metri di profondità, nelle acque
del lago più alto del mondo, è stata inoltre individuata un'isola di tre
chilometri per 600 metri. E' stato l'italiano Lorenzo Epis, responsabile
della spedizione "Atahuallpa 2000", a darne notizia.
Archeologo subacqueo di fama internazionale, è riuscito finalmente a
dimostrare che aveva ragione: negli abissi del Lago Titicaca sono stati
ritrovati i resti di una civiltà esistita tra i 7 e i 10 mila anni fa. La
missione italiana iniziò nel 1997 tra le polemiche locali.
"Le forze boliviane faticavano ad accettare che un gruppo di italiani
smontassero le loro teorie archeologiche sul posto- spiega Epis. "Ora
dovranno rivedere le proprie posizioni. Il Lago Titicaca è stato in passato
molto più basso dell'attuale e su quello che è ora il suo fondale si è
sviluppata una civiltà."
Come sempre, l'orgoglio localistico e la scienza ufficiale, avevano,
insomma, preparato il loro cocktail micidiale di ostacoli e pregiudizio per
il progresso della conoscenza; è un fenomeno che si riscontra in tutto il
mondo ed il caso più famoso è quello dell' Egitto, dove da decenni
l'egittologia ufficiale, in connubio con studiosi preoccupati soprattutto di
difendere l'immagine nazionale e ben poco scientifiche priorità, sta creando
ostacoli di tutti i tipi (principalmente discredito e ridicolizzazione) a
chi professa ricerche e teorie non in linea con la più stretta ortodossia.
Ma, sinceramente, nel caso del Lago Titicaca non vedo di che cosa si
potrebbe aver paura: forse di scoprire un' Atlandide sudamericana?
In particolare, sono state scoperte tracce che indicano livelli inferiori
delle acque nel periodo pre-incaico, tra i 5.000 e 10.000 anni fa. Epis ha
lavorato con un ottimo team, italiano, e con attrezzature tecnologicamente
avanzate. La ricerca è stata effettuata a oltre cento metri di profondità
grazie all'utilizzo di robot sottomarini. La convinzione dell'archeologo è
che nei fondali del Lago si potesse trovare una civiltà sconosciuta. Tale
convinzione risale a metà degli anni Novanta. Erano stati trovati numerosi
oggetti bronzei e in terracotta. C'era il rischio che non provenissero dai
fondali, ma fossero stati trascinati dalle correnti.
Già nel 2000 arrivarono i primi successi: emerse un tempio, ma a una diversa
profondità. I ritrovamenti del team sono sorprendenti e di particolare
importanza archeologica: terracotte, vasi di ceramica, oggetti bronzei. Non
solo, anche oggetti da cerimoniale e una statua d'oro di oltre 30 kg. e alta
40 cm. Sul fondale sono stati rinvenuti anche i resti di costruzioni ed un
muro, forse di recinzione della città, lungo 100 metri e largo due. Da una
prima stima, il sito riportato alla luce risale a 1500 anni fa ed i
ritrovamenti fannopensare che il livello delle acque, 500 anni fa, fosse
almeno 50 metri più basso.
Il Lago titicaca, è situato in una delle zone più montuose del mondo, al
centro di una zona altamente suggestiva, sia per ragioni archeologiche, sia
per ragioni antropologiche. Il Titicaca è anche il lago navigabile più alto
del mondo: 3.800 metri sopra il livello del mare, è lungo 150 km e profondo
300 metri. In realtà, si tratta di due laghi congiunti dallo stretto di
Tiquina: il Lago Mayor (in dialetto quecha "Chuchuito") a nord il Lago Minor
(o "Huinamarca") a sud.
Alcuni reperti rinvenuti, come per esempio una costruzione finemente
decorata con disegni geometrici dell'epoca Preincaica di Tiahuanaco, anfore
e fossili, dimostrano l'esistenza di culture risalenti a svariate migliaia
di anni fa.
Una scoperta davvero inconsueta, come sostiene l'antropologo boliviano
Eduardo Pareja:
"E' insolito trovare in uno spazio così piccolo tanti reperti da civiltà
diverse come le Tiahuanaco, Chiripa e Inca".
Epis, è anche presidente dell' "Akakor Geographical Exploring Onlus", un'
associazione culturale italiana, nata nel 1992 con l'obiettivo di effettuare
esplorazioni, condurre studi tecnico-scientifici e realizzare progetti di
interscambi culturali in diverse aree di attuazione.
Lo staff, formato da sommozzatori, medici e archeologi italiani, brasiliani,
boliviani e tedeschi, è riuscito a realizzare filmati e documenti
fotografici sul lavoro compiuto e sul materiale rinvenuto. Ora Epis è
tornato in Italia.
"I prossimi mesi li dedicheremo a studiare i dati raccolti- conclude il
presidente dell' "Akakor"-, più di 30 ore di filmati, acquistati dalla Cnn,
e centinaia di foto, in 20 giorni di immersioni. Sicuramente pubblicheremo i
dati, spero anche di poter scrivere un libro su questa esperienza."
Il lavoro non è finito. Una volta terminato lo studio topografico della
struttura, l'equipe tornerà in Bolivia per continuare la ricerca.
Per il momento, dobbiamo tenerci gli stimolanti interrogativi: chi erano i
misteriosi abitanti delle strutture rinvenute sul fondo del Lago Titicaca? A
quale civiltà appartenevano? Quanto durò, essa, e in che epoca affonda le
sue radici? Che relazione c'è fra quel popolo misterioso e le civiltà oggi
conosciute sia Preincaiche che successive?
Speriamo che i ricercatori dell' "Akakor" ci diano, un giorno, risposte
esaustive.
stato recentemente scoperto nelle acque del lago Titicaca. Dai fondali del
lago, che si trova al confine fra Bolivia e Perù, sono emerse quattro grandi
strutture fra le quali si distinguono un probabile tempio sacro lungo 200
metri e largo 50, un appezzamento utilizzato per coltivazioni e un muro di
contenimento lungo più di 800 metri, che proteggeva gli orti situati a 25
metri sotto il livello della acque. A 10-15 metri di profondità, nelle acque
del lago più alto del mondo, è stata inoltre individuata un'isola di tre
chilometri per 600 metri. E' stato l'italiano Lorenzo Epis, responsabile
della spedizione "Atahuallpa 2000", a darne notizia.
Archeologo subacqueo di fama internazionale, è riuscito finalmente a
dimostrare che aveva ragione: negli abissi del Lago Titicaca sono stati
ritrovati i resti di una civiltà esistita tra i 7 e i 10 mila anni fa. La
missione italiana iniziò nel 1997 tra le polemiche locali.
"Le forze boliviane faticavano ad accettare che un gruppo di italiani
smontassero le loro teorie archeologiche sul posto- spiega Epis. "Ora
dovranno rivedere le proprie posizioni. Il Lago Titicaca è stato in passato
molto più basso dell'attuale e su quello che è ora il suo fondale si è
sviluppata una civiltà."
Come sempre, l'orgoglio localistico e la scienza ufficiale, avevano,
insomma, preparato il loro cocktail micidiale di ostacoli e pregiudizio per
il progresso della conoscenza; è un fenomeno che si riscontra in tutto il
mondo ed il caso più famoso è quello dell' Egitto, dove da decenni
l'egittologia ufficiale, in connubio con studiosi preoccupati soprattutto di
difendere l'immagine nazionale e ben poco scientifiche priorità, sta creando
ostacoli di tutti i tipi (principalmente discredito e ridicolizzazione) a
chi professa ricerche e teorie non in linea con la più stretta ortodossia.
Ma, sinceramente, nel caso del Lago Titicaca non vedo di che cosa si
potrebbe aver paura: forse di scoprire un' Atlandide sudamericana?
In particolare, sono state scoperte tracce che indicano livelli inferiori
delle acque nel periodo pre-incaico, tra i 5.000 e 10.000 anni fa. Epis ha
lavorato con un ottimo team, italiano, e con attrezzature tecnologicamente
avanzate. La ricerca è stata effettuata a oltre cento metri di profondità
grazie all'utilizzo di robot sottomarini. La convinzione dell'archeologo è
che nei fondali del Lago si potesse trovare una civiltà sconosciuta. Tale
convinzione risale a metà degli anni Novanta. Erano stati trovati numerosi
oggetti bronzei e in terracotta. C'era il rischio che non provenissero dai
fondali, ma fossero stati trascinati dalle correnti.
Già nel 2000 arrivarono i primi successi: emerse un tempio, ma a una diversa
profondità. I ritrovamenti del team sono sorprendenti e di particolare
importanza archeologica: terracotte, vasi di ceramica, oggetti bronzei. Non
solo, anche oggetti da cerimoniale e una statua d'oro di oltre 30 kg. e alta
40 cm. Sul fondale sono stati rinvenuti anche i resti di costruzioni ed un
muro, forse di recinzione della città, lungo 100 metri e largo due. Da una
prima stima, il sito riportato alla luce risale a 1500 anni fa ed i
ritrovamenti fannopensare che il livello delle acque, 500 anni fa, fosse
almeno 50 metri più basso.
Il Lago titicaca, è situato in una delle zone più montuose del mondo, al
centro di una zona altamente suggestiva, sia per ragioni archeologiche, sia
per ragioni antropologiche. Il Titicaca è anche il lago navigabile più alto
del mondo: 3.800 metri sopra il livello del mare, è lungo 150 km e profondo
300 metri. In realtà, si tratta di due laghi congiunti dallo stretto di
Tiquina: il Lago Mayor (in dialetto quecha "Chuchuito") a nord il Lago Minor
(o "Huinamarca") a sud.
Alcuni reperti rinvenuti, come per esempio una costruzione finemente
decorata con disegni geometrici dell'epoca Preincaica di Tiahuanaco, anfore
e fossili, dimostrano l'esistenza di culture risalenti a svariate migliaia
di anni fa.
Una scoperta davvero inconsueta, come sostiene l'antropologo boliviano
Eduardo Pareja:
"E' insolito trovare in uno spazio così piccolo tanti reperti da civiltà
diverse come le Tiahuanaco, Chiripa e Inca".
Epis, è anche presidente dell' "Akakor Geographical Exploring Onlus", un'
associazione culturale italiana, nata nel 1992 con l'obiettivo di effettuare
esplorazioni, condurre studi tecnico-scientifici e realizzare progetti di
interscambi culturali in diverse aree di attuazione.
Lo staff, formato da sommozzatori, medici e archeologi italiani, brasiliani,
boliviani e tedeschi, è riuscito a realizzare filmati e documenti
fotografici sul lavoro compiuto e sul materiale rinvenuto. Ora Epis è
tornato in Italia.
"I prossimi mesi li dedicheremo a studiare i dati raccolti- conclude il
presidente dell' "Akakor"-, più di 30 ore di filmati, acquistati dalla Cnn,
e centinaia di foto, in 20 giorni di immersioni. Sicuramente pubblicheremo i
dati, spero anche di poter scrivere un libro su questa esperienza."
Il lavoro non è finito. Una volta terminato lo studio topografico della
struttura, l'equipe tornerà in Bolivia per continuare la ricerca.
Per il momento, dobbiamo tenerci gli stimolanti interrogativi: chi erano i
misteriosi abitanti delle strutture rinvenute sul fondo del Lago Titicaca? A
quale civiltà appartenevano? Quanto durò, essa, e in che epoca affonda le
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http://www.associazionegraal.tk/ http://communities.msn.it/LaricercadelGraal
http://www.edicolaweb.net/edicola.htm
http://www.dnamagazine.it/
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"Per quel che ne sappiamo, il nostro universo potrebbe essere stato creato
nello scantinato di uno scienziato di un altro universo"
(Alan H. Guth, autore della teoria inflazionaria dell'universo)
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